Quello che non serve più a noi può essere utile ad altri: negli ultimi anni stiamo assistendo ad un’idea di consumo etico e collettivo. Per quanto riguarda il mondo dei ricambi telefonia il trend è infatti chiedere una valutazione dell’iPhone di cui vogliamo disfarci, ad esempio, per acquistare un modello superiore di Apple ricondizionato.
Quello che non serve più a noi può essere utile ad altri: negli ultimi anni stiamo assistendo ad un’idea di consumo etico e collettivo. Per quanto riguarda il mondo dei ricambi telefonia il trend è infatti chiedere una valutazione dell’iPhone di cui vogliamo disfarci, ad esempio, per acquistare un modello superiore di Apple ricondizionato. Ancora non sono stati divulgati i dati del 2018, ma bastano già quelli del 2017 per farci restare senza parole. Come riporta il Sole24Ore, il secondo trimestre dello scorso anno ha registrato una vendita di telefoni pari ad oltre 3,6 milioni di unità. Solo in Italia ben il 74,4% di chi ha un telefono cellulare, possiede uno smartphone. Sempre nel suddetto articolo, emerge come il trend sia in costante aumento anno dopo anno, tanto che in un rapporto stilato da “We Are Social” e “Hootsuite” l’Italia, nel 2018, è il terzo Paese al mondo per numero di cellulari posseduti. Basti pensare che ogni mese esce un nuovo modello di smartphone che rende quello acquistato da poco, già vecchio nel momento stesso in cui lo compriamo. Pensiamo alla valutazione dei nostri iPhone che decresce di giorno in giorno. E che fine fanno tutti questi smartphone ancora nuovi, magari tenuti bene, ma ormai vecchi secondo le logiche che muovono il mercato? O vanno a finire nella spazzatura o, nelle migliori delle ipotesi, vanno a riempire cassetti e scatole. Per fortuna, negli ultimi anni stiamo assistendo ad una nuova tendenza di mercato: il non buttare niente a favore del riutilizzo intelligente delle risorse già in nostro possesso in ottica collettiva. Abbiamo smesso di scordarci i vecchi device nei cassetti: li portiamo nei negozi specializzati nel ricambio telefonia. Infatti un oggetto che noi non vogliamo più, per una svariata serie di motivi, può essere interessante per un’altra persona e, mettendolo in vendita, non solo prolunghiamo il ciclo di vita dell’oggetto stesso, ma riduciamo la produzione di rifiuti inutili. Nella maggior parte dei casi si parla di telefoni tendenzialmente nuovi che se ricondizionati e rivenduti come usato garantito, ci permettono di contribuire al risparmio simbolico dell’energia che sarebbe stata impiegata per produrre un altro device. Questa scelta si traduce nell’azione consapevole di rivolgersi alla vendita dell’usato per avere, ad esempio, una valutazione dell’iPhone o per acquistare un prodotto Apple ricondizionato. C’è chi poi sceglie di rivolgersi a negozi specializzati in ricambi telefonia prima di passare all’acquisto di un nuovo smartphone: a volte basta sostituire un piccolo pezzo per avere un telefono che sia a livello di funzionalità praticamente nuovo. E iRiparo, azienda specializzata nei ricambi telefonia del gruppo Prink, quest’ultimo noto per l’attenzione alle tematiche ambientali, ha fatto della lotta allo spreco e all’accumulo inutile uno dei suoi cavalli di battaglia. Il piano d’azione seguito dall’azienda, che vanta numerosi franchising in tutta Italia, è duplice: da un lato ribadisce la necessità di effettuare dei ricambi di telefonia, invece di buttare lo smartphone al primo segnale di malfunzionamento, dall’altro offre una linea di cellulari usati pari al nuovo, accompagnandone la vendita con una serie di garanzie atte a incentivarne l’acquisto. L’azienda offre la valutazione per l’iPhone o lo smartphone di cui ti vuoi disfare e ti permette acquistarne Apple ricondizionati o diverse marche di smartphone ad un prezzo competitivo. Ottimizzare per noi e per gli altri le risorse già in nostro possesso, oltre ad essere una scelta etica e moralmente giusta, ci permette anche di non dover mettere eccessivamente mano al portafoglio pur di rimanere al passo con i trend dei modelli di smartphone.
Fonte: marketinginformatico.it