Meta (Facebook, Instagram, WhatsApp) ha annunciato che userà i dati pubblici degli utenti europei per addestrare la sua intelligenza artificiale. Ecco cosa significa davvero, come difendere la tua privacy e le istruzioni passo per passo per esercitare il tuo diritto di opposizione.
Un cambiamento silenzioso che riguarda tutti
Nel 2025, Meta – la società madre di Facebook, Instagram e WhatsApp – ha comunicato agli utenti europei un cambiamento importante (e poco visibile): a partire dal 27 giugno 2025, inizierà a utilizzare i contenuti pubblici e alcuni dati personali per addestrare i propri modelli di intelligenza artificiale, come Meta AI.
Ma cosa significa davvero? Quali dati sono coinvolti? E soprattutto, possiamo opporci?
La risposta è sì. E in questo articolo ti spieghiamo tutto ciò che devi sapere, con esempi pratici e istruzioni dettagliate.
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1. Cosa sta succedendo: il comunicato di Meta
Il contesto
Meta ha aggiornato la propria informativa sulla privacy per riflettere l’uso dei dati pubblici degli utenti europei nell’addestramento dei suoi sistemi di IA.
Questi dati comprendono:
- Post pubblici
- Commenti pubblici
- Dati del profilo visibili pubblicamente (nome, immagine profilo)
- Contenuti condivisi con amici se etichettati come “pubblici”
Importante: Meta afferma di non utilizzare conversazioni private (es. chat Messenger, messaggi WhatsApp) né foto private non pubblicate.
L’obiettivo dichiarato da Meta
Meta vuole potenziare i propri strumenti di IA generativa (come Meta AI) per offrire:
- Chatbot più intelligenti
- Traduttori linguistici migliori
- Sistemi di completamento automatico più efficaci
Ma a quale prezzo per la privacy?
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2. Qual è il problema?
Il consenso non è esplicito
Gli utenti non devono attivare nulla: è attivo per default. Chi non si oppone, acconsente tacitamente.
I rischi concreti
- Perdita di controllo sui propri contenuti pubblici
- Uso delle immagini del profilo in contesti sconosciuti
- Addestramento di IA su commenti personali senza contesto emotivo
- Espansione futura di questo trattamento a nuove funzioni
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3. È legale? E cosa dice il GDPR?
Il GDPR (Regolamento Europeo sulla Protezione dei Dati) stabilisce che:
- I dati personali devono essere trattati con consenso esplicito o motivazioni giustificabili
- Ogni cittadino UE ha il diritto di opposizione al trattamento dei propri dati
Meta giustifica il trattamento in base a un “interesse legittimo”, ma offre la possibilità di opposizione attiva, che va esercitata manualmente.
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4. Come opporsi: guida passo per passo
🟦 Su Facebook
- Accedi al tuo profilo
- Clicca su Impostazioni e privacy → Impostazioni
- Vai su Informativa sulla privacy
- Clicca su Diritto di opposizione
- Compila il modulo (nome, email, paese)
- Scrivi: “Desidero esercitare il diritto di opposizione ai sensi del GDPR”
- Invia e conferma tramite codice ricevuto via email
🟪 Su Instagram
- Apri Instagram → Vai su Impostazioni e privacy
- Tocca Informazioni legali
- Scegli Diritti sui dati personali
- Seleziona Diritto di opposizione
- Compila il modulo come su Facebook
💬 Su WhatsApp
Meta non ha ancora implementato una vera IA su WhatsApp, ma qualunque IA futura potrà basarsi su questo consenso “passivo”. Meglio opporsi ora anche da Instagram/Facebook.
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5. Quanto tempo ho per oppormi?
Meta ha annunciato l’avvio del trattamento dati il 27 maggio 2025. È consigliabile esercitare l’opposizione entro e non oltre il 26 maggio 2025.
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6. Trucchi e ostacoli: i “dark pattern” di Meta
- I moduli sono difficili da trovare
- Viene richiesto di motivare l’opposizione, anche se legalmente non è necessario
- L’email di conferma può ritardare o finire nello spam
Tieni d’occhio la casella email dopo l’invio del modulo!
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7. FAQ pratica
“Se ho un account privato sono a posto?”
No. I contenuti pubblici (es. commenti in post pubblici) possono comunque essere inclusi.
“Verranno usati anche i miei messaggi privati?”
No, secondo Meta. Ma non possiamo escludere cambi futuri.
“Posso chiedere la cancellazione dei dati già usati?”
Meta non garantisce la retroattività dell’opposizione, ma bloccare l’uso futuro è essenziale.
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Conclusione finale: Proteggi i tuoi dati. Ora.
Meta sta cambiando le regole del gioco: senza un intervento attivo da parte tua, i tuoi dati potrebbero entrare nei sistemi di intelligenza artificiale usati per finalità che non puoi controllare.
Per questo è fondamentale esercitare il tuo diritto di opposizione: è un gesto semplice, ma potente.
Difendere la propria identità digitale è oggi un atto di consapevolezza.
📌 Condividi questo articolo con chi ancora non sa cosa sta succedendo. Ogni utente ha il diritto di decidere.

Marco Stella è un esperto di cybersecurity e consulenza informatica con oltre 15 anni di esperienza. Specializzato nella gestione di progetti complessi, opera a livello internazionale nei settori dell’entertainment e dei parchi di divertimento. È titolare di ITParks, CEO di Best Italy Srls, CIO e DPO di MCM Marchetti Costruzioni Meccaniche Srl e consulente anziano per Disney. La sua carriera è caratterizzata da un approccio strategico e innovativo, sempre orientato all’eccellenza operativa e tecnologica.